domenica 13 gennaio 2013

Amici cercasi.

Ricomincia la scuola ed ecco che il mio tempo per il blog sparisce. Puff.
E' stata una settimana terribile, i miei professori dovrebbero scrivere una guida: "Come far ricordare agli studenti quanto odiano la scuola in tre mosse". 
Ma è passata anche questa settimana. E nella prossima spero di avere più tempo da dedicare a me stessa.
Il titolo del post si riferisce alla missione che avevo ieri sera: cercare di fare amicizie. Risultato: fallimento totale. Recentemente io e D. sentiamo il bisogno di crearci una "compagnia", di trovare altre persone con cui uscire e divertirci. Siamo sempre solo noi due il sabato sera, specialmente nell'ultimo periodo in cui che G. ha acquisito la capacità di trovare sempre qualcosa che le impedisce di uscire con noi. Per fortuna ultimamente M. ha ricominciato a uscire con noi e quindi le uscite "io e D.", e "D. e io" sono diminuite. Ma ieri ci siamo ritrovare di nuovo io e D. da sole, il sabato sera. Vorremo avere una bella compagnia in modo che se qualcuno non esce, le altre non siano obbligate a starsene a casa. Spesso mi sento obbligata a uscire anche se non ne ho voglia perché sennò D. rimane da sola e non può uscire neanche lei: questa non è di certo una situazione ottimale.
Abbiamo seriamente dei problemi a socializzare. Forse perché non riesco a nascondere quando le persone mi stanno sul c***o o forse perché abbiamo delle personalità particolari e, lo ammetto, un po' chiuse. Specialmente io. 
Quindi ieri siamo partite con la volontà di socializzare, in realtà siamo state da sole tutto il tempo tranne per 10 minuti passati con una mia compagna di classe. Se si può definirci "sole" in un locale popolato da 300-400 persone. Fatto sta che l'unico contatto umano lo abbiamo avuto al bancone con un simpatico signore che, come noi, era ignorato dalle bariste. Venti minuti di attesa per una Sprite (che poi è diventata una Coca-cola dal momento che non avevano la bibita che volevo): almeno fosse stato per un cocktail che mi poteva risollevare il morale! Ma dovevo fare l'automobilista coscienziosa quindi, come le interazioni sociali, anche l'alcool è escluso ultimamente dai miei sabati.
L'unico che sembra aver apprezzato/notato la mia presenza nel locale è stato G., l'amico di S. Ovviamente appena l'ho visto il mio cuore ha perso un battito, non tanto per lui, ma perché di solito lui, S. e il loro amico girano sempre in trio. Quindi per me G. significa "pericolo presenza di S.". Peccato che nell'ultimo mese di S. non si sia vista nemmeno l'ombra, probabilmente è in vacanza nel suo Paese di origine o forse a Narnia. 
Note storiche: G. sembra avere un particolare interesse per me da tempo. E' proprio per questo che S. è venuto a parlarmi per la prima dannata volta, con l'intento di presentarci. Purtroppo per G., per S. con i suoi piani diabolici falliti e per me, G. non ha mai attirato la mia attenzione. 

Così, rispondendo al mio saluto e ai miei sorrisi educati con inquietanti occhiolini, mi ha dato l'impressione che quell'interesse non sia ancora svanito. Questo me lo aveva confermato anche un mesetto fa, durante un sabato in cui avevo bevuto un cocktail che mi aveva fatto parecchio male (no, non sto dicendo una cavolata, sul serio è stato il cocktail a farmi male ed io a non aver bevuto troppo). Mi ricordo solo qualche immagine di lui che mi chiede se può accompagnarmi dalla mia amica e io che gli rispondo con un piuttosto maleducato "Fai quello che vuoi". Comunque dagli inquietanti occhiolini sembra avermi perdonato per l'assenza di cortesia: avrà capito che non sapevo cosa stavo facendo. Vedere G. mi ha scatenato numerose domande a cui non so se voglio dare risposta ma ora purtroppo devo andare perché c'è mia nonna che mi sta letteralmente pressando: "devo prepararmi per andare al lavoro"
Che palle! Se non vado a vedere Ralph Spaccatutto al cinema, verso le dieci sarò di nuovo qua a fare malinconiche osservazioni sulla mia vita. In caso contrario, a domani! 



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